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Ginevra. Svolgimento delle consultazioni bilaterali annuali tra Italia e UNHCR

unhcr

Si sono svolte oggi a Ginevra, presso la sede dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), le consultazioni bilaterali annuali tra l’Italia e UNHCR. La delegazione italiana è stata guidata dal Direttore Generale per le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Maria Vignali, e ha visto la partecipazione del Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Marco Rusconi, insieme al Prefetto Maria Forte, Vicario del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, e alla Dott.ssa Marina Maggiore, Dirigente della Direzione Generale Politiche Migratorie del Ministero del Lavoro. UNHCR era rappresentato dall’Alto Commissario per i Rifugiati, Filippo Grandi, insieme alla Direttrice della Divisione Relazioni Esterne, Dominique Hyde, alla Rappresentante UNCHR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, Chiara Cardoletti, e ai Direttori delle regioni Africa e MENA.

Nel corso dell’incontro entrambe le parti hanno ribadito la solidità e la rilevanza strategica del partenariato tra Italia e UNHCR, sulla base di un impegno comune nella risposta ai bisogni di protezione dei rifugiati e nella ricerca di soluzioni durature. È stata condivisa anche la necessità di affrontare le sfide derivanti dal difficile contesto finanziario e organizzativo che coinvolge l’Agenzia. L’Italia ha riaffermato la priorità attribuita ai temi umanitari e migratori, in coerenza con gli obiettivi del Piano Mattei e con le iniziative multilaterali promosse in sede ONU e UE, anche alla luce della prossima attuazione del Patto Migrazione e Asilo.

Un’attenzione specifica è stata rivolta alla situazione in Africa, con particolare riferimento ai movimenti misti e alle sfide poste dalle principali rotte migratorie. Sono state discusse le sinergie tra il Piano Mattei, il Processo di Roma e l’approccio basato sulle rotte, volto alla stabilizzazione dei rifugiati (“Route-Based approach”), nonché le prospettive di risposte sostenibili che integrino interventi umanitari, cooperazione allo sviluppo e consolidamento della pace. È stato anche riconosciuto il ruolo centrale delle organizzazioni della società civile e del settore privato nella costruzione e consolidamento di soluzioni durature, così come l’impegno della Cooperazione Italiana attraverso nuove iniziative nei Paesi africani e mediterranei.

La sessione dedicata al Medio Oriente e Nord Africa ha offerto un approfondimento sulla crisi siriana e sulle prospettive dei ritorni volontari, sicuri e dignitosi dei rifugiati, oltre che sulla necessità di mantenere un ruolo di protezione in contesti complessi come la Libia e la Tunisia.

Un segmento specifico è stato infine dedicato alle priorità interne italiane, con focus sui programmi di inclusione e sui meccanismi di mobilità lavorativa, in cui si è sottolineata l’importanza di un approccio integrato che coinvolga istituzioni, comunità locali e partner internazionali.

Nelle conclusioni, Italia e UNHCR hanno confermato la volontà di intensificare la cooperazione bilaterale e multilaterale, individuando aree concrete di collaborazione sulle priorità italiane e ribadito l’impegno a lavorare insieme per affrontare in maniera condivisa e strutturata le sfide poste dagli attuali scenari di crisi e di sfollamento forzato.