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Ginevra. Diritti Umani. Evento di alto livello organizzato dall’Italia di presentazione di un volume sul nesso tra protezione dei bambini nei conflitti armati e tecnologie avanzate.

HRC60 libro CAAC

In un contesto geopolitico sempre piu’ conflittuale, le tecnologie avanzate, tra cui intelligenza artificiale, sistemi d’arma autonomi, droni e guerra cibernetica, modificano profondamente i metodi di condotta della guerra, generando nuove sfide umanitarie, etiche e legali, tra le quali spicca il tema della protezione dei bambini. Questo il focus dell’evento di alto livello organizzato a Villa Rigot al margine della 60ma sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite dalle Rappresentanze Permanenti d’Italia e Slovenia a Ginevra, insieme allo Universities Network for Children in Armed Conflicts (UNETCHAC), prima rete universitaria internazionale a favore della protezione dei bambini in tempo di conflitto armata promossa anche dal MAECI.

L’evento ha visto la presentazione del volume “New Technologies and Children in Armed Conflicts: Legal, Ethical, and Humanitarian Challenges in the Age of AI and Autonomous Weapons” ideato e curato dal Professor Fausto Pocar e dalla Professoressa Laura Guercio per conto di UNETCHAC, con l’obiettivo di esplorare i complessi legami tra tecnologie emergenti, conflitti armati e protezione dei minori. L’iniziativa conferma l’impegno a lungo termine dell’Italia a favore della protezione dei bambini che vivono in teatri di guerra, evocata ancora ieri dal Presidente della Repubblica in occasione della Cerimonia di consegna del Premio Burgio. Essa rappresenta altresi’ uno dei seguiti del relativo side-event organizzato dall’Italia ad aprile scorso in occasione della 58ma sessione del Consiglio Diritti Umani.

Tra i relatori, anche in veste di autori di capitoli del volume, Vasilka Sancin, giudice slovena presso la Corte Euroepa; Mikiko Otani, avvocato giapponese ed esperta internazionale di diritti dei bambini; Virginia Gamba, già Rappresentante Speciale ONU per i bambini nei conflitti armati.

“Promuovendo il dialogo internazionale sulla responsabilità, gli standard etici e i quadri giuridici che regolano l’utilizzo delle nuove tecnologie in tempo di guerra, auspichiamo di incoraggiare approcci responsabili e informati “ha affermato il Rappresentante Permanente d’Italia a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi. “In qualità di membro candidato del Consiglio Diritti Umani per il mandato 2026-2028, l’Italia continuerà a contribuire alla protezione dei diritti umani dei bambini durante i conflitti armati, sia all’interno del Consiglio che nelle relazioni con tutte le agenzie ONU competenti.” ha concluso.