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Ginevra. Italia organizza evento all’ONU sul ruolo dei governi locali e regionali nella promozione dei diritti umani.

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In occasione della 58ma sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, l’Italia ha organizzato, insieme al Paraguay, l’OHCHR, la Geneva Academy of International Humanitarian Law and Human Rights e l’Università di Bologna, un side-event sul ruolo dei governi locali e regionali nel monitoraggio dei diritti umani e nell’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

L’evento ha permesso di evidenziare come i governi locali e regionali occupano la posizione più prossima alle comunità e rivestono la massima importanza per garantire l’accesso ai servizi pubblici essenziali e promuovere processi decisionali inclusivi, anche combattendo le diseguaglianze. L’iniziativa ha quindi prospettato l’opportunità di un maggiore coinvolgimento degli enti locale nel sistema delle Nazioni Unite, affinché vengano riconosciuti e valorizzati come attori chiave nella tutela dei diritti umani.

“I diritti umani hanno origine a livello locale. I governi locali sono in prima linea nel garantire i diritti umani per tutti, grazie alla loro vicinanza alle persone e il ruolo essenziale nell’attuazione delle politiche sul territorio. Essi sono direttamente in contatto con la popolazione: ricevono domande, richieste e denunce dai residenti, sviluppando e attuando politiche che influenzano direttamente la loro vita ” ha sottolineato il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi.

L’Ambasciatore ha rappresentato l’importanza della collaborazione fra i singoli Stati e i rispettivi governi locali in seno al Consiglio Diritti Umani e ricordato la rilevanza dell’Esame Universale Periodico (UPR), cui l’Italia si è sottoposta lo scorso 20 gennaio, per stimolare l’attuazione dei diritti umani da parte degli enti locali.

Egli ha evidenziato che il futuro della cooperazione globale si basa su un sistema multilaterale che includa le città nonché i governi locali e regionali.  “Siamo candidati a diventare membro del Consiglio Diritti Umani per il mandato 2026-2028 e faremo in modo di continuare a contribuire, in tale veste, a rafforzare il ruolo dei governi regionali e locali nel sistema multilaterale, con l’obiettivo finale di garantire che gli individui godere dei diritti umani”.

Nel corso dell’evento è inoltre intervenuto anche il Presidente del Comitato Interministeriale Diritti Umani (CIDU), Min. Plen. Giovanni Iannuzzi, per rappresentare come il CIDU rappresenti un esempio unico di coinvolgimento e informazione dei livelli locali, grazie alla continua collaborazione, tra gli altri, con l’Associazione nazionale dei comuni italiani e la Conferenza Stato-Regioni, di cui è parte integrante.