L’ITU (in italiano, Unione Internazionale delle Telecomunicazioni) è una agenzia specializzata delle Nazioni Unite responsabile per i temi legati alle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni.
L’attività dell’Organizzazione si divide in tre settori:
– radiocomunicazione, in relazione all’uso globale dello spettro e delle orbite satellitari;
– standardizzazione, in relazione allo sviluppo degli standard di telecomunicazione e dell’ampliamento delle sue attività relative ad Internet;
– sviluppo, in relazione al lavoro sull’attuazione di una nuova forma di connettività globale in linea con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs).
L’attuale Segretario Generale e’ il cinese Houlin Zhao, il cui mandato terminerà il 31 dicembre 2022. All’ultima Conferenza Plenipotenziaria dell’ITU (PP-22) che si e’ svolta in ottobre a Bucarest, è stata eletta l’americana Doreen Bogdan.
L’Europa è coinvolta nella gestione delle telecomunicazioni sin dalla fondazione a Parigi nel 1865 dell’International Telegraph Union, antesignana dell’ITU. L’Italia siede al Consiglio (organo esecutivo dell’Organizzazione) all’interno del gruppo Europa occidentale, ed e’ stata recentemente rieletta insieme a Francia, Germania, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e UK, e un italiano e’ stato eletto recentemente membro del Radio Regulations Board (RRB).
La Rappresentanza Permanente italiana presso le Organizzazioni Internazionali sita a Ginevra segue i lavori dell’ITU, mentre il Ministero dello Sviluppo Economico contribuisce ai lavori attraverso due suoi rappresentanti.
I Paesi membri sono 193 e sulla base degli ultimi dati disponibili, l’UE contribuisce al 24% del bilancio annuale dell’ITU. Il contributo italiano si aggira sui 4.77 MCHF su un budget annuale totale di circa 165 MCHF (di cui 125 MCHF dagli stati membri). Lo staff italiano è composto da 18 persone su un totale di circa 409 persone in organico.