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Conferenza del Disarmo, iniziata la sessione 2018. Intervento dell’Amb. Gianfranco Incarnato

Nell’intervento del nuovo Rappresentante Permanente italiano, Amb. Gianfranco Incarnato, le priorità dell’Italia e la determinazione per rilanciare il ruolo del foro ginevrino

23 gennaio 2018

In presenza dell’Alto Rappresentante ONU per gli Affari del Disarmo, si è inaugurata oggi la sessione 2018 della Conferenza del Disarmo (CD) di Ginevra. Per l’Italia, è intervenuto l’Amb. Gianfranco Incarnato, recentemente nominato Rappresentante Permanente presso la Conferenza.

Nel suo primo discorso alla CD, l’Amb. Incarnato ha riaffermato il costante l’impegno del governo italiano a favore del multilateralismo e della cooperazione internazionale come elementi essenziali per il raggiungimento di risultati concreti e duraturi anche in materia di disarmo e non-proliferazione. In tale quadro, egli non ha mancato di sottolineare come il lungo stallo nelle attività della CD – che rimane lo strumento fondamentale a disposizione della comunità internazionale per i negoziati multilaterali sul disarmo – sia fonte di seria preoccupazione per il nostro Paese. Da qui, la ferma determinazione italiana ad agire per rivitalizzare la Conferenza e per preservarne il ruolo.

L’Italia, ha spiegato l’Amb. Incarnato, continuerà ad impegnarsi per perseguire le proprie tradizionali priorità nel quadro della CD, in primo luogo il disarmo nucleare, anche attraverso l’avvio di negoziati sulla proibizione della produzione di materiale fissile a scopi bellici (FMCT). Allo stesso tempo, essa è pronta ad esplorare il possibile ruolo della Conferenza con riguardo alle nuove sfide che si profilano nell’attuale contesto internazionale di sicurezza, a cominciare dall’impatto delle nuove tecnologie nel campo del disarmo e del controllo degli armamenti.

L’Amb. Incarnato si è infine detto convinto che i lavori della CD, ed in particolare la riflessione sulle “tematiche emergenti”, non potranno che beneficiare di una maggiore interazione con la società civile, inclusi i rappresentanti del mondo accademico, del settore privato e dell’industria, per il cui coinvolgimento egli ha espresso il pieno supporto dell’Italia.