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Intervento dell’Ambasciatore Cornado alla 38ma sessione ordinaria del Consiglio Diritti Umani

Nello stesso giorno in cui ha assunto le sue funzioni di Rappresentante Permanente presso le Organizzazioni Internazionali con sede a Ginevra, l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado e’ intervenuto ai lavori della 38ma sessione ordinaria del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite in occasione del dialogo interattivo con la Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulle contemporanee forme di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e relative forme di intolleranza.

Nel corso del suo intervento, l’Amb. Cornado ha espresso sostegno alla necessita’, evidenziata dalla Relatrice Speciale, di adottare un approccio intersettoriale alla discriminazione razziale che consenta un’attuazione delle norme nazionali relative alla cittadinanza, alla nazionalità’ ed all’immigrazione in maniera tale da evitare fenomeni di esclusione fondata su ragioni razziali, etniche o religiose. Il nuovo Rappresentante Permanente ha potuto anche fornire un esempio di buona prassi italiana, citando il Piano Nazionale contro il razzismo e la xenophobia, strumento che promuove una strategia di sostegno alle politiche nazionali e locali in maniera che assicurino il pieno rispetto del principio di eguaglianza e consentano di contrastare fenomeni di discriminazione razziale, xenofobia ed intolleranza in linea con gli standard internazionali.

Nell’anno del 70mo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, intervenendo nel dialogo interattivo il nuovo Rappresentante Permanente italiano ha riconfermato l’impegno dell’Italia nell’attuazione e nella promozione dei diritti umani nonche’ il sostegno dell’Italia agli altri strumenti internazionali, come i Patti delle Nazioni Unite del 1966 e la Convenzione Internazionale per l’Eliminazione di tutte le Forme di Discriminazione Razziale che consentono di promuovere dignita’ ed uguaglianza per tutti.

La lotta ad ogni forma di discriminazione è una delle priorità evidenziate dall’Italia nella promozione della sua candidatura a membro del Consiglio Diritti Umani per il mandato 2019-2021.