Il Rappresentante Permanente dell’Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, ha partecipato stamane ad un incontro informativo convocato all’Organizzazione Mondiale della Sanità dalla Rappresentanza Permanente del Brasile per presentare il testo della risoluzione annuale “Foreign Policy and Global Health”, che sarà negoziato a New York prima dell’adozione formale da parte dell’Assemblea Generale, ed è incentrato quest’anno sul tema della nutrizione.
Precedentemente, l’Ambasciatore aveva inviato una lettera a tutti i Capi Missione a Ginevra per esprimere profonda preoccupazione sul linguaggio utilizzato nella risoluzione e, soprattutto, nell’OP 7. Questo paragrafo esorta gli Stati Membri, tra le altre cose, ad adottare misure fiscali e politiche pubbliche, quali la tassazione di “cibi e bevande insalubri” e sistemi di etichettatura “front-of-pack”.
Il Rappresentante Permanete dell’Italia ha ricordato che, appena un mese fa, il 27 settembre, si è tenuto ai margini dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il Terzo Incontro di Alto Livello sulla Preenzione ed il Controllo delle Malattie Non Trasmissibili, e che rappersentanti dei Governo degli Stati membri avevano convenuto sul testo di un documento, la dichiarazione politica, che era stato a lungo negoziato dagli esperti a New York. Nella lettera sottolineava peraltro che il testo della dichiarazione – poi incluso nella Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite A/RES/73/2, adottata il 10 ottobre scorso sotto l’Agenda Item 119 – rappresenta un risultato positivo e bilanciato, che ha consentito di raggiungere il consenso tra i Paesi grazie all’approccio costruttivo di tutte le delegazioni coinvolte nelle negoziazioni, tra qui quella italiana, tra le più attive.
Non vi è menzione nel testo della dichiarazione politica del 27 settembre di espressioni quali “unhealthy foods and beverages”, “effective front-of-pack labeling”, “restrictions to the marketing and commercialization of unhealthy foods”. Peraltro, gli Stati membri della “Foreign Policy and Global Health Initiative” si riferiscono nella loro bozza di risoluzione ad espressioni generiche come “unhealhty foods and beverages” mentre è stato sempre riconosciuto dalla comunità scientifiche e nelle Risoluzioni delle Nazioni Unite che non è possibile parlare di cibi salubri ed insalubri, quanto piuttosto di diete salutari o non salutari.
L’Ambaciatore Cornado ha inoltre sottolineato il carattere divisivo della bozza di risoluzione proposta dal “Foreign Policy and Global Health”, che non tiene in considerazione le decisioni prese dai Capi di Stato e di Governo appena un mese fa ed è quindi inaccettabile per il Governo italiano.
Per quanto attiene agli interventi nel settore della nutrizione, l’Italia ritiene che il modo più appropriato ed efficace per prevenire e controllare le malattie non trasmissibili richieda strategie multi-settoriale, che includano la promozione di una dieta bilanciata, salutare e sostenibile, senza escludere a priori alcun cibo ma, allo stesso tempo, limitando l’apporto totale di calorie, incoraggiando il consumo di frutta e verdura e promuovendo l’attività fisica.