Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Consiglio Diritti Umani. Approvata Risoluzione su eliminazione mutilazioni genitali femminili

Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha approvato oggi all’unanimità una nuova Risoluzione sull’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili.
Il testo, promosso dai paesi del Gruppo Africano, esprime la forte condanna della comunità internazionale per la pratica di tale barbarie che costituisce “una forma di tortura o maltrattamento” ed una “minaccia al pieno esercizio di diritti e libertà fondamentali di donne e ragazze”.
La Risoluzione adottata oggi “rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta alle mutilazioni genitali femminili ed un nuovo progresso in ambito ONU, e delle istituzioni ginevrine in particolare, che hanno confermato come le mutilazioni genitali femminili costituiscano una grave violazione dei diritti umani”, ha commentato l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra.
Il contrasto al fenomeno delle mutilazioni genitali femminili che, secondo dati UNFPA, interessa ancora oggi circa 200 milioni di ragazze su scala globale, rappresenta una delle priorità dell’azione internazionale dell’Italia per la promozione e la tutela dei diritti umani nonché un punto importante per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che prevedono l’impegno a porre a tale pratica ed ai matrimoni precoci e forzati entro il 2030.
Anche in tale circostanza, l’Italia ha confermato il suo tradizionale impegno e la sua leadership sul tema partecipando ai negoziati a nome dell’intera Unione Europea e favorendo il raggiungimento dell’accordo sul testo, il cui successo è dimostrato dal forte sostegno già assicurato da 107 paesi co-sponsor.