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Assemblee Generali dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI)

Sono iniziate oggi a Ginevra le Assemblee Generali dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI), cui l’Italia partecipa ogni anno con altri 192 Stati Membri.

L’organismo, agenzia specializzata delle Nazioni Unite con il tratto distintivo di ricavare la quasi totalità delle sue entrate dai servizi offerti alle imprese, promuove l’utilizzo e la protezione della proprietà intellettuale a livello internazionale per l’incentivo che questa fornisce all’innovazione e alla creatività. I lavori delle Assemblee si concluderanno il 25 settembre e consentiranno di fare il punto della situazione sui negoziati in corso per la conclusione di nuovi accordi e di prepararsi alle sfide via via poste nel settore dall’evoluzione tecnologica in settori di stringente attualità, come l’Intelligenza Artificiale.

La proprietà intellettuale rappresenta uno dei volani della crescita economica e dell’occupazione. Le imprese, grandi e piccole, che in Italia fanno un utilizzo intensivo dei diritti di proprietà intellettuale (diritto d’autore e diritti connessi, marchi, brevetti, disegni industriali e indicazioni geografiche) costituiscono un settore vitale per l’economia nazionale, generando quasi il 47% del PIL e oltre il 31% dei posti di lavoro secondo un recente studio congiunto dell’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale e dell’Ufficio Europeo dei Brevetti.

Nel suo intervento il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, ha espresso apprezzamento per i risultati raggiunti dal Direttore Generale uscente, Francis Gurry, e posto le basi per un proficuo rapporto con il DG entrante, Daren Tang.

“L’OMPI può contare sull’Italia quale forte sostenitore della tutela della proprietà intellettuale a livello globale, anche nel solco tracciato dall’Agenda 2030 sugli obiettivi di sviluppo sostenibile”.

L’Ambasciatore Cornado ha inoltre ricordato le priorità italiane nel settore, in particolare “la protezione internazionale e la registrazione delle indicazioni geografiche secondo il sistema delineato dall’Accordo di Lisbona e aggiornato con l’Atto di Ginevra, entrato in vigore a febbraio di quest’anno”, anche a tutela delle PMI e dei produttori agricoli, alimentari e del vino.

Le tematiche dell’OMPI sono seguiteprincipalmente dai Dicasteri di Esteri, Sviluppo Economico, Politiche Agricole e Beni Culturali all’interno di un processo che a livello nazionale vede impegnati numerosi attori istituzionali e privati.

Clicca qui per il testo integrale dell’intervento