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La Vice Ministra Marina Sereni in visita a Ginevra

Il bisogno di una strategia integrata che tenga insieme pace, assistenza umanitaria e sviluppo nei diversi scenari di crisi è stata sottolineata oggi a Ginevra negli incontri tra la Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni ed i responsabili dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), Filippo Grandi, e dell’Organizzazione internazionale delle Migrazioni (OIM), Antonio Vitorino.

“Serve una strategia dove i temi della sicurezza e della pace, dell’assistenza umanitaria e dello sviluppo siano integrati anche per dare opportunità alle comunità di origine, di transito e di accoglienza”, ha detto la Vice Ministra parlando con i giornalisti al termine dei colloqui. Tra le situazioni affrontate nel corso dei colloqui quelle del Mediterraneo centrale, della Libia, nei paesi dell’Africa occidentale, nel Sahel e in Afghanistan. L’UNHCR et l’OIM sono “due organizzazioni con cui collaboriamo anche con piani congiunti, in particolar modo in Libia e in Niger”, ha detto Marina Sereni.

I colloqui con Filippo Grandi, previsto da tempo ma rinviato a causa della pandemia, e Antonio Vitorino hanno evidenziato “l’ottima collaborazione e un grande apprezzamento reciproco. Da parte nostra – ha detto Marina Sereni – li consideriamo dei partner strategici e intendiamo fare in modo che la collaborazione continui, con programmi e risposte coerenti con le esigenze dei territori”. “Sulla crisi libica, tuttavia la principale sfida è la stabilizzazione del Paese: solo allora potremo avere degli interlocutori unitari per tutto il paese e per questo è importante che le elezioni previste il 24 dicembre siano mantenute”, ha insistito.

A Ginevra, Marina Sereni ha inoltre incontrato il Direttore Generale dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) Guy Ryder, la Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi, Mami Mizutori, e la direttrice generale del CERN Fabiola Gianotti, in occasione di una vista al CERN, “dove c’è molta Italia, con Italiani che ci lavorano, ma anche una presenza industriale e con contributi delle università italiane in termini di soluzioni”. “Il CERN – ha concluso la Vice- Ministra – dimostra come la scienza può essere un grande terreno di collaborazione internazionale e di sviluppo pacifico”. (ANSA)