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Intervento dell’Italia in occasione del Dibattito Urgente sulla situazione dei diritti umani delle donne e delle ragazze in Afghanistan, nel quadro della 50ma sessione del Consiglio Diritti Umani

Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, è intervenuto oggi nell’ambito del Dibattito Urgente sulla situazione dei diritti umani delle donne e delle ragazze in Afghanistan, nel quadro della 50ma sessione del Consiglio Diritti Umani.

“Innanzitutto vorrei esprimere il nostro più profondo cordoglio a tutti coloro che sono stati colpiti dal recente devastante terremoto verificatosi in Afghanistan, che ha aggravato una già terribile situazione umanitaria”, ha affermato l’Ambasciatore Cornado, facendo stato della “piena solidarietà dell’Italia nei confronti del popolo afghano”. Egli ha inoltre ribadito la forte preoccupazione dell’Italia “per le inaccettabili restrizioni dei diritti e delle libertà delle donne e delle ragazze, compresi il diritto all’istruzione e la libertà di movimento, nonché della loro piena partecipazione a tutte le sfere della vita pubblica”. “Condanniamo con la massima fermezza tutte le violazioni e tutti gli abusi dei diritti umani commessi contro donne e ragazze in Afghanistan, comprese tutte le forme di violenza e discriminazione sessuale e di genere”, ha aggiunto l’Ambasciatore Cornado, rinnovando l’appello dell’Italia ai talebani a “rispettare tutti i diritti umani e le libertà fondamentali di tutte le donne e le ragazze, compreso il diritto all’istruzione”. Egli ha inoltre sottolineato che “la piena partecipazione e l’effettivo empowerment di tutte le donne e le ragazze in tutte le sfere della vita, compresi i processi decisionali, sono essenziali per una pace duratura e uno sviluppo economico e sociale sostenibile”.

In conclusione l’Ambasciatore Cornado ha confermato che l’Italia continuerà a ”sostenere tutte le attività volte a rafforzare la promozione e la protezione dei diritti umani in Afghanistan, nonché il lavoro dell’Alta Commissaria e del suo Ufficio e delle altre entità delle Nazioni Unite”.

Leggi l’intervento integrale.