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Intervento dell’Italia al Consiglio Diritti Umani in occasione del Dialogo Interattivo con l’Alto Commissario per i Diritti Umani sul rapporto dell’OHCHR relativo alla situazione dei diritti umani in Ucraina

Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, è intervenuto oggi di fronte al Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite nell’ambito del Dialogo Interattivo con l’Alto Commissario per i Diritti Umani, Volker Türk, a seguito della presentazione del rapporto dell’OHCHR sulla situazione dei diritti umani in Ucraina.

L’Ambasciatore Cornado ha sottolineato come la pubblicazione del rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani (OHCHR) sulle “Uccisioni di civili” evidenzi l’importanza delle attività svolte dalla Missione di Monitoraggio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite in Ucraina, che l’Italia sostiene anche attraverso un contributo finanziario.

“L’Italia è sconvolta dalle informazioni che continuano a pervenire in relazione alle violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Ucraina, tra cui esecuzioni sommarie, torture, violenze sessuali e altri attacchi contro civili, che possono costituire crimini di guerra”, ha affermato il Rappresentante Permanente.

Egli ha poi esortato la Russia a porre immediatamente fine alla sua guerra di aggressione e ribadito che i responsabili di queste atrocità dovranno essere assicurati alla giustizia, in quanto “non c’è pace senza giustizia e pieno rispetto della sovranità, dell’integrità territoriale e dell’indipendenza dell’Ucraina”.

L’Ambasciatore Cornado ha riaffermato inoltre il sostegno dell’Italia all’Ucraina e al suo popolo, anche attraverso la mobilitazione di risorse atte a soddisfare i bisogni più urgenti della popolazione e rispondere all’enorme crisi umanitaria. Egli ha concluso il suo intervento esortando la Russia ad autorizzare all’OHCHR e ad altri meccanismi investigativi e di monitoraggio pieno accesso a tutte le aree sottoposte al suo controllo, compresi i luoghi di detenzione dei prigionieri di guerra.

Leggi l’intervento integrale.