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Consiglio Diritti Umani. Intervento del SS Giorgio Silli al Panel biennale di alto livello sulla pena di morte

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Il Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, On. Giorgio Silli, è intervenuto oggi al panel biennale di alto livello sulla pena di morte nell’ambito della 52ma sessione del Consiglio Diritti Umani, aperto dall’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani Volker Türk e incentrato sulla limitazione della pena di morte ai crimini piu’ gravi.

Il Sottosegretario Silli ha ricordato come “la campagna per l’abolizione universale della pena di morte rappresenti una assoluta priorità della politica estera italiana”, esprimendo apprezzamento nei confronti dei Paesi che hanno recentemente messo al bando le esecuzioni capitali, a conferma di una tendenza globale verso l’abolizione. Egli ha inoltre espresso soddisfazione per il crescente sostegno alla risoluzione dell’Assemblea Generale per una moratoria universale.

Il Sottosegretario ha poi sottolineato che, sebbene la pena di morte non sia ancora vietata dal diritto internazionale, il Patto internazionale sui diritti civili e politici stabilisce che la pena capitale può essere comminata solo per i crimini più gravi. Nonostante ciò, ha proseguito, “la pena di morte viene spesso strumentalizzata come mezzo di intimidazione e repressione e applicata a reati che non raggiungono la soglia di gravità prevista dal diritto internazionale”.

Il Sottosegretario Silli ha quindi evidenziato che, come segnalato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, “si continua ad assistere a un uso discriminatorio delle esecuzioni capitali nei confronti di coloro che sono più vulnerabili, tra cui le minoranze, che spesso vedono violato il loro diritto a un giusto processo”.

“L’Italia, continuerà, in una logica inclusiva, a impegnarsi a tutti i livelli su questo tema, promuovendo il dialogo all’interno della società, tra Governi e Parlamenti, e incoraggiando le organizzazioni della società civile e il loro prezioso lavoro“, ha concluso il Sottosegretario Silli, formulando infine un appello a tutti i Paesi mantenitori affinchè rispettino il diritto internazionale e considerino l’adozione di una moratoria sulla pena di morte, in vista della sua completa abolizione.