Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Amb. Vincenzo Grassi, è intervenuto oggi nell’ambito del Dialogo Interattivo con il Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani nella Repubblica Islamica dell’Iran, Javaid Rehman, nel quadro della 52ma sessione del Consiglio Diritti Umani.
L’Italia ha condannato la brutale repressione in Iran e l’uso eccessivo della forza contro i manifestanti, soprattutto contro i giovani. Ha invitato le Autorità iraniane a garantire la libertà di espressione e di riunione pacifica, nonché a porre fine a ogni forma di violenza, tortura e maltrattamento. Ha poi chiesto il rilascio di tutti coloro che sono detenuti arbitrariamente, tra i quali difensori dei diritti umani, avvocati e giornalisti, cittadini stranieri e con doppia nazionalità, citando i casi di Ahmadreza Djalali e Jamshid Sharmahd.
L’Italia ha inoltre esortato l’Iran a garantire il rispetto dei diritti umani di tutti, anche delle persone appartenenti a minoranze etniche e religiose, ad assicurare giustizia per le violazioni dei diritti umani e a cooperare con gli organismi di monitoraggio delle Nazioni Unite, come la “Fact-Finding Mission” e il Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani in Iran.
“L’Italia condanna fermamente il ricorso alla pena di morte nei confronti dei manifestanti ed esorta l’Iran ad astenersi da qualsiasi futura esecuzione e ad introdurre immediatamente una moratoria delle esecuzioni capitali”, ha affermato il Rappresentante Permanente d’Italia.
Nel far riferimento a quanto segnalato dal Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani in Iran nel suo rapporto, l’Italia ha evidenziato come la morte di Jina Mahsa Amini sia stata l’ultima di una lunga serie di violenze e discriminazioni sistematiche nei confronti di donne e ragazze.
“Continuiamo a chiedere all’Iran di porre fine a ogni forma di violenza e discriminazione, nella legge e nella prassi, nei confronti di donne e ragazze”, ha concluso il Rappresentante Permanente d’Italia.
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