Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, è intervenuto oggi durante il dibattito annuale sui diritti umani delle donne dedicato al tema della “violenza di genere contro donne e ragazze nella vita pubblica e politica”, nel quadro della 53ma sessione del Consiglio Diritti Umani.
L’Italia ha confermato il proprio impegno a raggiungere la sicurezza e la partecipazione piena, equa e significativa delle donne e delle ragazze in tutte le sfere della società, inclusa la vita pubblica e politica, come ribadito in occasione della recente Riunione ministeriale del G7 sulla parità di genere e sull’emancipazione delle donne.
“Siamo impegnati a difendere l’uguaglianza di genere, a eliminare gli stereotipi di genere e le barriere strutturali, a combattere la violenza sessuale e di genere e a prevenire ogni forma di discriminazione subita da donne e ragazze”, ha affermato l’Ambasciatrice Grassi.
Ha poi evidenziato come la partecipazione sia uno dei pilastri dell’Agenda “Donne, Pace e Sicurezza” e ha ribadito il sostegno dell’Italia all’attuazione della Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, al fine di promuovere la partecipazione delle donne nella gestione delle crisi, nella prevenzione e nella risoluzione dei conflitti, così come nella costruzione della pace.
È stato sottolineato inoltre che la tolleranza zero nei confronti della violenza di genere, offline e online, è essenziale per la partecipazione delle donne e delle ragazze alla vita politica e pubblica, in particolare per le giornaliste, le donne impegnate nella difesa dei diritti umani e nel mondo della politica. Nel riconoscere che le donne e le ragazze devono essere protagoniste dello sviluppo economico e sociale della comunità, l’Italia ha ricordato che, a livello nazionale, è stato introdotto un Sistema di certificazione della parità di genere destinato a ridurre i divari di genere e a sostenere la trasformazione della cultura aziendale. Anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinerà fondi alla promozione di percorsi educativi nelle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e al potenziamento dell’educazione digitale al fine di rafforzare ulteriormente l’emancipazione di donne e ragazze.