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Intervento dell’Italia in occasione del Dialogo Interattivo rafforzato sul rapporto dell’Alto Commissario sulla cooperazione tecnica e sul capacity building, nell’ambito della 53ma sessione del Consiglio Diritti Umani

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Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, è intervenuto oggi nell’ambito del Dialogo interattivo rafforzato sul rapporto dell’Alto Commissario sulla cooperazione tecnica e sul capacity building, nel quadro della 53ma sessione del Consiglio Diritti Umani.

L’Ambasciatore Grassi ha affermato che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, di cui quest’anno ricorre il 75° anniversario, “ha fortemente contribuito a porre la dignità umana e le libertà fondamentali al centro di tutti gli sforzi delle Nazioni Unite, sulla base del nesso tra diritti umani, pace e sicurezza, nonché sviluppo sociale ed economico”. Egli ha aggiunto che “la cooperazione tecnica e il capacity building nel campo dei diritti umani svolgono un ruolo cruciale nel rinnovare gli sforzi per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, nel prevenire le crisi, nel costruire società più resistenti e nel favorire la pace”. A questo proposito, ha sottolineato che “questi sono anche obiettivi primari del sistema di cooperazione italiano, che attribuisce grande importanza al dialogo inclusivo tra i responsabili politici e tutti gli attori interessati, comprese le organizzazioni della società civile, al fine di promuovere i diritti umani nei Paesi terzi”.

Il Rappresentante Permanente ha poi affermato che “il lavoro dell’OHCHR è fondamentale per fornire cooperazione tecnica e capacity building sul terreno e l’Italia, che sostiene con determinazione le attività dell’Ufficio, sta valutando la possibilità di aumentare il proprio contributo finanziario”.

In conclusione, l’Ambasciatore Grassi ha dichiarato che “l’Italia è pronta a continuare a impegnarsi con il sistema delle Nazioni Unite, gli altri Stati, il settore privato e la società civile al fine di promuovere azioni coerenti per affrontare le cause profonde delle violazioni e degli abusi dei diritti umani e per rimuovere gli ostacoli strutturali che sono alla base delle disuguaglianze e delle discriminazioni”.

 

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