Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, è intervenuto oggi nell’ambito del Dialogo Interattivo con la Relatrice Speciale sulla situazione dei Diritti Umani nella Federazione Russa, Mariana Katzarova, nel quadro della 54ma sessione del Consiglio Diritti Umani.
“L’Italia accoglie con grande favore il primo rapporto della Relatrice Speciale, che documenta in maniera dettagliata, nonostante la deplorevole mancanza di cooperazione da parte delle autorità russe, il sostanziale deterioramento della situazione dei diritti umani e dello stato di diritto nella Federazione Russa, ulteriormente aggravatasi dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina”, ha dichiarato il Rappresentante Permanente. Egli ha aggiunto che “il rapporto conferma l’allarmante disegno di restrizioni sistematiche dei diritti umani e delle libertà fondamentali, in linea con le risultanze del rapporto del 2022 del Meccanismo di Mosca dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa e con le preoccupazioni espresse da altri meccanismi internazionali e regionali per i diritti umani”.
“L’Italia condanna le misure repressive nei confronti della società civile e dei media indipendenti e la grave limitazione dei diritti alla libertà di opinione e di espressione, di riunione pacifica e di associazione, nonché la mancanza di indipendenza della magistratura e delle garanzie del giusto processo”, ha dichiarato ancora l’Ambasciatore Grassi, esortando la Federazione Russa ad “abolire la legislazione oppressiva, a rilasciare tutti i prigionieri detenuti con accuse di natura politica e a garantire un ambiente sicuro per tutti i difensori dei diritti umani, i giornalisti, l’opposizione politica e le persone in situazioni vulnerabili, in linea con i propri obblighi“.
In conclusione, il Rappresentante Permanente ha affermato che “questi sviluppi richiedono un monitoraggio continuo e un esame piu’ approfondito da parte dell’Ufficio dell’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani e di altri meccanismi per i diritti umani e giustificano in maniera evidente l’estensione del mandato della Relatrice Speciale”.
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