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Intervento dell’Italia in occasione del dibattito biennale su giovani e diritti umani, nell’ambito della 54ma sessione del Consiglio Diritti Umani

UN Ginevra

Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, è intervenuto oggi nell’ambito del dibattito biennale su giovani e diritti umani, incentrato sul ruolo dei giovani rispetto al cambiamento climatico e alle decisioni ambientali globali, nel quadro della 54ma sessione del Consiglio Diritti Umani.

L’Ambasciatore Grassi ha attirato l’attenzione sull’accelerazione degli effetti negativi del cambiamento climatico, come le ondate di calore, le inondazioni, la siccità, lo scioglimento dei ghiacciai e gli incendi. Ha quindi esortato ad affrontare tale sfida unendo le forze e le azioni, in vista della prossima COP28 e della Presidenza italiana del G7 nel 2024.

Il coinvolgimento dei giovani nella lotta al cambiamento climatico e nei processi decisionali ambientali a livello globale è una delle priorità dell’Italia”, ha affermato, richiamando l’incontro “Youth4Climate” – svoltosi a Milano nel 2021 – che ha permesso ai giovani di tutto il mondo di partecipare al processo pre-COP e che ora è diventato una piattaforma permanente.

L’Ambasciatore Grassi ha inoltre confermato il sostegno dell’Italia alle iniziative di educazione e formazione dei giovani sui temi del cambiamento climatico, dell’energia e della transizione ecologica. Ha ricordato che lo scorso dicembre l’Italia, in collaborazione con l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), ha lanciato un programma di formazione per giovani leader e attivisti climatici e ha sviluppato l’“I ACT Toolkit” che servirà da base per la prima fase di “formazione dei formatori”.

Siamo impegnati a promuovere la partecipazione dei giovani per assicurare il loro fondamentale contributo alla realizzazione del diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile e al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030”, ha concluso.

 

Leggi l’intervento integrale.