Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, è intervenuto oggi in occasione della conclusione della 54ma sessione del Consiglio Diritti Umani.
“Il Presidente francese Macron, il Cancelliere tedesco Scholz, il Primo Ministro britannico Sunak, il Presidente degli Stati Uniti Biden e il mio Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, hanno espresso all’inizio di questa settimana il loro sostegno fermo e condiviso allo Stato di Israele e la loro inequivocabile condanna di Hamas e dei suoi spaventosi atti di terrorismo“, ha dichiarato il Rappresentante Permanente, sottolineando che i leader “hanno messo in chiaro che le azioni terroristiche di Hamas non hanno alcuna giustificazione né alcuna legittimità e devono essere universalmente condannate“.
Ricordando che lo scorso fine settimana il mondo ha assistito con orrore al massacro di famiglie nelle loro case, alla carneficina di oltre 200 giovani durante un festival musicale e al rapimento di donne anziane, bambini e intere famiglie, tuttora in ostaggio, da parte dei terroristi di Hamas, il Rappresentante Permanente ha evidenziato che “i leader hanno fatto stato del loro sostegno a Israele nei suoi sforzi per difendere se stesso e il proprio popolo da tali atrocità e hanno sottolineato che in questa fase nessuna parte ostile a Israele deve approfittare di tali attacchi per cercare di trarne un vantaggio“.
Inoltre egli ha rimarcato che i leader “hanno riconosciuto anche le legittime aspirazioni del popolo palestinese e sostenuto misure uguali di giustizia e libertà sia per gli israeliani che per i palestinesi“, puntualizzando tuttavia che “Hamas non rappresenta il popolo palestinese né le sue legittime aspirazioni e non offre nulla al popolo palestinese se non ulteriore terrore e spargimento di sangue“.
In conclusione, l’Amb. Grassi ha dichiarato che i leader di Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti hanno riaffermato il loro “impegno a restare uniti e coordinati, insieme come alleati e come amici comuni di Israele, per garantire che Israele sia in grado di difendersi e, in ultima analisi, per creare le condizioni per un Medio Oriente pacifico e integrato“.