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Intervento dell’Italia in occasione del Dialogo Interattivo con il Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani in Myanmar, nell’ambito della 55ma sessione del Consiglio Diritti Umani

UN Ginevra 3

Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, è intervenuto oggi nell’ambito del Dialogo Interattivo con il Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani in Myanmar, Thomas Andrews, nel quadro della 55ma sessione del Consiglio Diritti Umani.

Siamo profondamente preoccupati per la continua escalation di violenza e per la terribile crisi politica, economica, dei diritti umani e umanitaria nella quale il Myanmar è sprofondato più di tre anni fa”, ha affermato l’Ambasciatore Grassi, deplorando gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili. Ha sottolineato in particolare come 2,6 milioni di persone siano rimaste sfollate e più di 18 milioni necessitino di assistenza umanitaria, richiamando anche l’impatto della coscrizione obbligatoria.

L’Ambasciatore Grassi ha poi esortato il regime militare ad assicurare il pieno rispetto dei diritti umani, comprese le libertà di espressione, riunione e associazione, e a porre fine alla discriminazione sistematica contro i Rohingya e le altre minoranze religiose ed etniche. Ha inoltre invocato il rilascio delle persone detenute arbitrariamente, la garanzia di un accesso umanitario e un dialogo inclusivo con tutte le parti interessate.

L’Ambasciatore Grassi ha altresì incoraggiato gli sforzi dell’ASEAN finalizzati a risolvere la crisi e l’attuazione del “Five-Point Consensus”, nonché la tempestiva nomina di un Inviato Speciale delle Nazioni Unite e di un Coordinatore Residente. Ha infine confermato il sostegno dell’Italia per il mandato del Relatore Speciale, dell’Alto Commissario per i Diritti Umani e del suo Ufficio, nonché del Meccanismo Investigativo Indipendente.

Siamo solidali con il popolo del Myanmar e siamo impegnati per un futuro di pace, libertà e democrazia nel Paese”, ha concluso l’Ambasciatore Grassi.

 

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