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Intervento dell’Italia in occasione del Dialogo Interattivo con la Rappresentante Speciale del Segretario Generale sulla violenza contro i bambini, nell’ambito della 55ma sessione del Consiglio Diritti Umani

Palais des Nations

Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, è intervenuto oggi nell’ambito del Dialogo Interattivo con la Rappresentante Speciale del Segretario Generale sulla violenza contro i bambini, Dott.ssa Najat Maalla M’jid, nel quadro della 55ma sessione del Consiglio Diritti Umani.

L’Amb. Grassi ha accolto con favore il tema oggetto del rapporto annuale della Rappresentante Speciale, dedicato alla protezione dei minori in movimento in contesti di crisi, e ha ricordato che, a quindici anni dall’istituzione del mandato, è oggi necessario mettere in atto azioni più incisive. Con riguardo alle misure adottate dall’Italia, egli ha richiamato l’introduzione del Sistema Informativo Minori non accompagnati (SIM) finalizzato a raccogliere i dati sulla loro presenza nel territorio e a garantire un’adeguata assistenza attraverso i servizi sociali competenti.

L’Amb. Grassi ha poi evidenziato che tradizionalmente i diritti dei minori sono una priorità per l’Italia e ha ricordato che lo scorso dicembre, in occasione del 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, l’Italia ha assunto l’impegno concreto (pledge) di promuovere la partecipazione dei bambini e degli adolescenti ai processi decisionali sulle questioni che li riguardano, attraverso l’attuazione di strategie e linee guida nazionali, nonché lo sviluppo di un nuovo piano d’azione volto a facilitare il loro coinvolgimento a tutti i livelli, all’interno delle famiglie, delle comunità e delle scuole.

Il Rappresentane Permanente d’Italia ha infine sottolineato che i dati relativi alla violenza contro i bambini sono allarmanti, con circa 333 milioni di bambini nel mondo – 1 su 6 – che vivono in condizioni di estrema povertà, soggetti a un rischio maggiore di sfruttamento e abusi. Ha quindi esortato tutti gli Stati a fare mantenere la promessa fatta nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile di porre fine a tutte le forme di violenza contro i bambini.

 

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