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Ginevra. “Panchina rossa” alla Rappresentanza Permanente d’Italia, a testimonianza dell’impegno nella lotta contro la violenza di genere.

Panchina

Nel quadro della costante azione italiana a livello nazionale ed internazionale nella lotta ad ogni forma di violenza contro le donne e di discriminazione di genere, la Rappresentanza Permanente d’Italia in Ginevra ha colto l’occasione per valorizzare l’iniziativa delle “panchine rosse” promossa dalla Farnesina presso l’intera rete diplomatico-consolare italiana, ponendola in connessione alla grande tradizione letteraria nazionale, attraverso la rievocazione del piu’ famoso femminicidio della letteratura mondiale, quello perpetrato ai danni di Francesca da Rimini e reso immortale dai versi del Sommo Poeta Dante Alighieri, che agli occhi del mondo meglio esprime la potenza e la grazia del patrimonio linguistico ed artistico italiano.

L’Ambasciatore Vincenzo Grassi ha cosi’ recitato i celeberrimi versi del Canto V della Divina Commedia, incisi su una targa affissa sulla “panchina rossa” nella loro traduzione in inglese ad opera di Henry Wadsworth Longfellow, nel corso di un’affollata cerimonia di inaugurazione avvenuta oggi nel parco della Rappresentanza, con l’intervento della Direttrice Generale dell’Ufficio della Nazioni Unite a Ginevra, Tatiana Valovaya, ed al cospetto di una platea comprendente, tra gli altri, le Rappresentanti Permanenti di Unione Europea, Stati Uniti, Austria, Slovenia, Svezia, Ungheria, Ucraina, Montenegro, Macedonia del Nord, Albania, Moldova, Giappone, delle Isole Mauritius, alla Rappresentante locale della Banca Mondiale, alla Direttrice italiana per la comunicazione dell’Ufficio ginevrino delle Nazioni Unite, alla Presidente della locale Società Dante Alighieri ed a numerose esponenti del gruppo “Gender Champions”, impegnato per la promozione della parità di genere, nonche’ del Nunzio Apostolico e degli Ambasciatori di Croazia e San Marino.

L’evento ha consentito di sottolineare la piena condivisione di valori tra la Costituzione repubblicana italiana e la Carta delle Nazioni Unite, solennemente riaffermata nel discorso del Presidente Mattarella innanzi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in data 7 maggio 2024.