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Intervento dell’Italia in occasione del Dialogo Interattivo con la Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani in Russia, nell’ambito della 57ma sessione del Consiglio Diritti Umani

HRC57 – Russia

Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, è intervenuto oggi nell’ambito del Dialogo Interattivo con la Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani in Russia, nel quadro della 57ma sessione del Consiglio Diritti Umani.

È con profonda preoccupazione che osserviamo la grave repressione delle libertà fondamentali nella Federazione Russa, in particolare dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina nel febbraio 2022”, ha dichiarato il Rappresentante Permanente, sottolineando che “il giro di vite sulle libertà di opinione, espressione e riunione pacifica ha preso di mira in particolare le organizzazioni della società civile, i difensori dei diritti umani, i media indipendenti e qualsiasi voce dissenziente” e che “queste azioni sembrano finalizzate a mettere a tacere sia le attività per la difesa dei diritti umani che i sentimenti contrari alla guerra, uno sviluppo estremamente inquietante per la comunità internazionale”.

Inoltre, egli ha espresso la “profonda preoccupazione dell’Italia per le notizie di torture, maltrattamenti e violenze sessuali perpetrate contro i prigionieri di guerra ucraini”, esortando la Federazione Russa “a porre immediatamente fine a queste pratiche, a garantire il pieno rispetto dei diritti di tutte le persone detenute e a consentire all’OHCHR e agli osservatori indipendenti l’accesso illimitato a tutte le strutture in cui sono detenuti i prigionieri di guerra e i civili”.

L’Ambasciatore ha inoltre sottolineato che “alla luce di questi preoccupanti sviluppi, l’Italia sostiene fermamente il rinnovo del mandato della Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani nella Federazione Russa” e che “uno scrutinio e un impegno continui sono essenziali per affrontare le persistenti violazioni”.

In conclusione, egli ha ribadito l’impegno dell’Italia “per garantire l’accertamento delle responsabilità per le violazioni dei diritti umani e per promuovere la pace e la giustizia”.

 

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