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Intervento dell’Italia in occasione del Dialogo Interattivo con l’Alto Commissario per i Diritti Umani ed il Meccanismo internazionale indipendente delle Nazioni Unite per promuovere la giustizia razziale e l’uguaglianza nell’applicazione della legge, nell’ambito della 57ma sessione del Consiglio Diritti Umani

HRC57 – EMLER

Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, è intervenuto oggi nell’ambito del Dialogo Interattivo con l’Alto Commissario per i Diritti Umani ed il Meccanismo internazionale indipendente delle Nazioni Unite per promuovere la giustizia razziale e l’uguaglianza nell’applicazione della legge, durante la 57ma sessione del Consiglio Diritti Umani.

Il Rappresentante Permanente ha ringraziato il Meccanismo indipendente internazionale delle Nazioni Unite per promuovere la giustizia razziale e l’uguaglianza nell’applicazione della legge (EMLER) per la sua visita in Italia svoltasi dal 2 al 10 maggio scorso, nel quadro di una collaborazione costruttiva, riflessa anche nel rapporto presentato nel corso della sessione del Consiglio Diritti Umani. Egli ha ricordato che “l’articolata missione in Italia ha permesso al Meccanismo di visitare Roma, Milano, Catania e Napoli, grazie al sostegno – da parte italiana – del Comitato interministeriale per i diritti umani – CIDU, ovvero il Meccanismo nazionale per l’implementazione, il reporting ed il follow-up (NMIRF)”.

“Accogliamo con favore l’approccio costruttivo del Meccanismo EMLER nel riconoscere la difficoltà delle funzioni svolte dalle forze dell’ordine e nel comprendere gli sforzi compiuti dall’Italia per contrastare il razzismo e promuovere la giustizia razziale, tenendo conto anche della visione e dei principi guida stabiliti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, volti a promuovere società giuste e inclusive”, ha dichiarato l’Ambasciatore, esprimendo soddisfazione per l’apprezzamento da parte della delegazione della “cooperazione assicurata durante tutta la visita, compresi i numerosi incontri informativi con i funzionari governativi, che hanno risposto estensivamente alle domande e condiviso presentazioni, dati, relazioni e altri materiali durante e dopo la visita”.

L’Ambasciatore ha inoltre ricordato, che come indicato nel rapporto, “il sistema italiano è caratterizzato da un’organizzazione complessa e multilivello, con numerose amministrazioni centrali e locali coinvolte nella definizione e nell’attuazione di politiche, misure e interventi sul territorio, che collaborano al fine di prevenire, contrastare e perseguire comportamenti e atti discriminatori”.

Egli ha sottolineato che “negli ultimi decenni il nostro Paese ha intrapreso iniziative per rafforzare il proprio quadro normativo basato sulla Costituzione italiana” e che “si tratta di un processo complesso, guidato dalla necessità di adattare la legislazione per riflettere i cambiamenti del contesto sociale, politico ed economico italiano, preservando al contempo i principi e i valori alla base del nostro sistema Paese, in linea con gli standard giuridici internazionali”.

L’Ambasciatore ha inoltre rimarcato che “l’Italia deve far fronte ad una serie di sfide significative, che stiamo affrontando con rinnovato impegno e determinazione”, tra cui “le questioni relative alla gestione dei flussi migratori e all’amministrazione del sistema giudiziario e degli istituti di detenzione, come indicato nel rapporto”.

Egli ha poi ribadito il sostegno dell’Italia per il lavoro dell’EMLER, affermando che “svilupperemo le buone pratiche menzionate dal Meccanismo e ci impegneremo nell’attuazione delle sue raccomandazioni, al fine di rafforzare il nostro approccio per il miglioramento della giustizia e dell’uguaglianza razziale”.

In conclusione, il Rappresentante Permanente ha sottolineato che “l’Italia continua ad essere fortemente impegnata nella lotta al razzismo, sulla base dei principi fondamentali di uguaglianza, non discriminazione e rispetto della dignità umana” solennemente sanciti dalla Costituzione repubblicana.

 

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