4 marzo 2019 – Riunione annuale sui diritti del fanciullo
Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra, Amb. Gian Lorenzo Cornado è intervenuto lo scorso alla riunione annuale sui diritti del fanciullo, in occasione della 40esima sessione del Consiglio dei Diritti Umani. Il tema della riunione era l’empowerment dei bambini con disabilità per il godimento dei loro diritti umani, ivi incluso attraverso l’educazione inclusiva. L’Ambasciatore Cornado ha evidenziato che la legislazione italiana prevede che il diritto all’educazione non possa essere impedito da difficoltà di apprendimento o difficoltà derivanti da disabilità e che l’Italia ha, negli anni 70, deciso di adottare un modello di educazione inclusiva, per integrare ed includere gli studenti con disabilità nel sistema educativo. Ha inoltre menzionato diversi progetti scolastici volti a promuovere l’inclusione a scuola.
6 marzo 2019 – Dibattito Annuale dei Diritti delle Persone Disabili
Nel quadro della 40ma sessione ordinaria del Consiglio Diritti Umani, si e’ svolto il dibattito annuale sui diritti delle persone disabili, dedicato, quest’anno, al tema “L’articolo 26 della Convenzione dei Diritti delle Persone Disabili (CRPD)su abilitazione e riabilitazione” con l’obiettivo di favorire una maggior comprensione del significato dell’art. 26 della CRPD; discutere come affrontare gli ostacoli che si frappongono all’abilitazione e riabilitazione delle persone con disabilita’; analizzare l’approccio all’abilitazione ed alla riabilitazione e condividere esperienze e buone prassi riguardo all’attuazione degli obblighi derivanti dall’ art. 26 CRPD.
Nel suo intervento, il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra, Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, ha evidenziato la centralita’ degli obblighi previsti dall’art. 26 in tema di abilitazione e riabilitazione ed illustrato alcune buone prassi italiane al riguardo come l’istituto dell’insegnante di sostegno, indispensabile per la realizzazione di un sistema educativo pienamente inclusivo, o la possibilita’ di rafforzare il Fondo per l’Infanzia e l’adolescenza anche attraverso l’adozione di specifici strumenti volti a favorire l’istruzione a distanza degli studenti con disabilita’.
L’inclusione e la lotta ad ogni forma di discriminazione contro uomini, donne o bambini con disabilita’ sono elementi essenziali per l’attuazione dell’Agenda 2030, ha concluso l’Ambasciatore Cornado.
7 marzo 2019 – Dialogo interattivo con l’Alta Commissaria per i Diritti Umani Michelle Bachelet
Nel quadro della 40ma sessione ordinaria del Consiglio Diritti Umani, si e’ svolto il dialogo interattivo con l’Alta Commissaria per i Diritti Umani Michelle Bachelet a seguito della presentazione del suo rapporto annuale sulla situazione globale dei diritti umani nuel mondo.
Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra, Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, e’ intervenuto rinnovando la profonda fiducia dell’Italia nel multilateralismo ed il forte sostegno del nostro Paese alle Nazioni Unite ed al Consiglio Diritti Umani (CDU) e ribadito l’impegno ad operare per rafforzarne l’azione di promozione e protezione dei diritti umani, sottolineando il ruolo di prevenzione che lo stesso Consiglio ed i suoi meccanismi possono svolgere per evitare che gravi violazioni ed abusi degenerino in conflitti.
Muovendo dal tema centrale del rapporto dell’Alta Commissaria, quello della lotta alle disuguaglianze, l’Ambasciatore Cornado ha reiterato l’importanza che il principio di non discriminazione riveste nel quadro dell’azione italiana di tutela dei diritti e delle liberta’ fondamentali e ribadito l’impegno del nostro Paese a contrastare razzismo, xenofobia ed ogni forma di intolleranza e discriminazione.
Infine, nel ricordare la ricorrenza del 40mo anniversario della Convenzione sull’Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione contro le Donne e del 30mo anniversario della Convenzione dei Diritti del Fanciullo, l’Amb. Cornado ha riaffermato l’impegno dell’Italia a favore dei bambini, delle donne e delle persone con disabilità; spiegando come il sostegno ai più vulnerabili non significhi soltanto prestare assistenza ma anche assicurare a tutti la miglior partecipazione alla vita pubblica al fine di costruire società più eque e più inclusive.