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34ma Sessione del Gruppo di Lavoro della Revisione Periodica Universale. L’Italia presenta il suo Rapporto Periodico

Ha preso avvio alle ore 9,00 del 4 novembre a Ginevra la 34ma sessione del Gruppo di Lavoro della Revisione Periodica Universale (Universal Periodic Review – UPR), meccanismo del Consiglio dei Diritti Umani in cui ogni Stato membro delle Nazioni Unite fornisce un aggiornamento sullo stato di attuazione dei suoi obblighi internazionali in materia di diritti umani e riceve, dagli altri Stati, raccomandazioni per il rafforzamento e la tutela di diritti e libertà fondamentali.

Durante la 34ma sessione della UPR sarà esaminata la situazione dei diritti umani nei seguenti 14 paesi: Italia, El Salvador, Gambia, Bolivia, Fiji, San Marino, Kazakhstan, Angola, Iran, Madagascar, Iraq, Slovenia, Egitto e Bosnia Erzegovina.

IL RAPPORTO DELL’ITALIA:

Leggi l’intervento introduttivo e quello conclusivo del Sottosegretario di Stato, On. Manlio Di Stefano 

Guarda qui la registrazione della diretta streaming della UPR dell’Italia.

Maggiori informazioni sulla UPR sono disponibili qui

 

COMUNICATO STAMPA

E’ in corso a Ginevra l’esame dell’Italia nel quadro della Revisione Periodica Universale (Universal PeriodicReview – UPR), meccanismo del Consiglio dei Diritti Umani in cui ogni Stato membro delle Nazioni Unite fornisce un aggiornamento sullo stato di attuazione dei suoi obblighi internazionali in materia di diritti umani e riceve, dagli altri Stati, raccomandazioni per il rafforzamento e la tutela di diritti e libertà fondamentali.

L’Italia vi ha preso parte con una nutrita delegazione guidata dal Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, On. Manlio Di Stefano, e comprensiva di rappresentanti del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dell’Interno, del Ministero della Giustizia, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali). Hanno altresi’ partecipato alla UPR dell’Italia, la Presidente della Commissione Straordinaria del Senatoper la tutela e la promozione dei diritti umani, Sen. Stefania Pucciarelli, e la Presidente del Comitato della Camera dei Deputati per i Diritti Umani nel Mondo, On. Iolanda Di Stasio.

Nel corso del suo intervento, il Sottosegretario Di Stefano ha ricordato il tradizionale e convinto impegno dell’Italia a sostegno della tutela e della promozione di diritti e liberta’ fondamentali. Egli ha fornito poi un aggiornamento sullo stato di attuazione degli obblighi internazionali in materia di diritti umani nel nostro Paese, informando sulle discussioni in Parlamento per lo stabilimento della Commissione Nazionale per i Diritti Umani, l’impegno per il contrasto alla violenza contro le donne ed allo sfruttamento del lavoro in agricoltura, oggetto entrambi di specifici Piani Nazionali, e l’impegno nella lotta alla discriminazione con la decisione del 30 ottobre scorso relativa allo stabilimento di una Commissione Straordinaria del Senato per il contrasto ai fenomeni dell’intolleranza, del razzismo, dell’antisemitismo, dell’incitazione all’ odio ed alla violenza.

Soffermandosi sulla questione migratoria, il Sottosegretario Di Stefano ha ricordato il continuo sforzo dell’Italia per la gestione di un fenomeno globale che necessita di soluzioni concertate tanto nel breve quanto nel medio-lungo temine.

“L’Italia – ha affermato il Sottosegretario Di Stefano – ribadisce che è necessario garantire i diritti fondamentali per tutti, specialmente in un mondo problematico come quello di oggi, che richiede uno sforzo particolare per assicurare uno sviluppo socio-economico sostenibile, nonché forme adeguate di protezione e promozione dei diritti umani.”

“È per questo – ha proseguito Di Stefano – che il Governo italiano ha assicurato, dall’aprile 2019, il Reddito di Cittadinanza a oltre 2 milioni di italiani, con l’obiettivo di garantire il diritto a una vita dignitosa per tutti. Ci siamo inoltre fatti promotori di un principio che includa, tra i diritti umani, anche il diritto ad un ambiente salubre, un “Green New Deal” in piena sintonia con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite che intendiamo implementare pienamente coinvolgendo il settore privato e le organizzazioni sociali.”