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Consorzio di imprese italiane firma a Ginevra il contratto per la ristrutturazione degli edifici del Palazzo delle Nazioni. Soddisfazione della Rappresentanza Permanente d’Italia a Ginevra

“Accogliamo con grande soddisfazione la firma del contratto tra il consorzio italiano di imprese guidato dalla CMB di Carpi e l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra (ONUG) per la ristrutturazione degli edifici dello storico Palais des Nations” ha commentato l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra.

La joint venture italiana, guidata dalla CMB di Carpi e composta da CSC impresa Costruzioni, dal Gruppo Salini Impregilo e da Italiana Costruzioni, è risultata vincitrice della gara d’appalto per la fase 2 del grande progetto “Strategic Heritage Plan”, che prevede la ristrutturazione degli edifici che compongono la sede principale delle Nazioni Unite a Ginevra.

L’offerta italiana è stata apprezzata per l’equilibrata combinazione di esperienza, flessibilità e competitività. Una particolare enfasi nell’elaborazione del progetto è stata posta da ONUG nel coniugare innovazione, funzionalità e tutela dell’importante patrimonio storico del complesso, nato in seguito ad un concorso bandito del 1927 per ospitare la sede della Società delle Nazioni, la cui realizzazione fu affidata a un comitato di cinque architetti, fra i quali l’italiano Carlo Broggi, noto esponente della corrente razionalista.

La tranche dei lavori appaltata prevede, in particolare, la ristrutturazione dei Palazzi A,B,C,D,S e la sala impianti del palazzo E per un valore complessivo di oltre 240miloni di Euro.

“Si tratta di una conferma della competitività delle nostre imprese all’estero, capaci di fare squadra e di interfacciarsi in modo proficuo con il sistema delle istituzioni, nazionali ed internazionali”, ha aggiunto Cornado: “l’auspicio è che questo sviluppo possa determinare un sempre maggiore interesse da parte di soggetti imprenditoriali italiani a partecipare alle future gare, in un contesto, come quello di Ginevra, che sta conoscendo una fase di forte dinamismo”.