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Intervento dell’Italia durante il Dialogo Interattivo con la Missione indipendente internazionale di accertamento dei fatti sulla Repubblica Islamica dell’Iran, nell’ambito della 53ma sessione del Consiglio Diritti Umani

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  1. Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, è intervenuto oggi durante il Dialogo Interattivo relativo al primo aggiornamento presentato al Consiglio Diritti Umani dalla Missione indipendente internazionale di accertamento dei fatti (“Fact-Finding Mission”) sulla Repubblica Islamica dell’Iran.

L’Ambasciatore Grassi ha riaffermato la ferma condanna dell’Italia contro la pratica di imporre ed eseguire condanne a morte nei confronti dei manifestanti e la sua forte opposizione all’applicazione della pena capitale in qualsiasi circostanza. A tal proposito, l’Italia ha esortato l’Iran ad astenersi da future esecuzioni e a perseguire una politica volta all’abolizione della pena di morte.

L’Italia ha inoltre ribadito la propria preoccupazione per il deterioramento della situazione dei diritti umani in Iran, soprattutto per quanto riguarda donne e bambini, deplorando le continue restrizioni allo spazio civico e democratico, il ricorso diffuso a detenzioni arbitrarie, l’uso sproporzionato della forza da parte delle forze di sicurezza e gli atti di tortura e altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti.

L’Ambasciatore Grassi ha quindi evidenziato la necessità di garantire il pieno godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali, compresi i diritti alla libertà di espressione e di riunione pacifica, nonché di assicurare il perseguimento dei responsabili delle violazioni e la giustizia per tutte le vittime.

Esortiamo l’Iran a porre fine a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze, nonché a prevenire e garantire la loro protezione contro la violenza sessuale e di genere in tutte le sue forme”, ha concluso l’Ambasciatore Grassi, sollecitando altresì l’eliminazione di ogni discriminazione contro le persone appartenenti a minoranze etniche, religiose e linguistiche.

Leggi l’intervento integrale.