L’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite è stata creata dopo la seconda guerra mondiale per assistere e facilitare il rimpatrio dei milioni di cittadini europei sfollati a causa del conflitto. Nel dicembre 1950 un Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati è stato istituito dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite con mandato limitato a tre anni. Il 28 luglio 1951 viene adottata a Ginevra la Convenzione che ha riconosciuto ai rifugiati il diritto alla protezione e ne ha definito lo status giuridico internazionale. Lo status di rifugiato si configura infatti come uno dei possibili status di cui può godere uno straniero o un apolide che accede al diritto d’asilo, che presuppone il fondato timore di persecuzione individuale dello straniero nel suo Paese di origine. In Italia, la Convenzione è stata firmata il 23 luglio 1952 e ratificata dall’allora Presidente della Repubblica Einaudi il 15 novembre 1954 a seguito dell’approvazione della Legge 24 luglio 1954, n. 722. La Convenzione è entrata in vigore il 13 febbraio 1955. Poiché da allora gli esodi sono diventati un fenomeno persistente su scala mondiale, nel dicembre 2003 l’Assemblea Generale ha esteso indefinitamente il mandato dell’UNHCR. Anche la categoria dei beneficiari è stata progressivamente ampliata mediante Risoluzioni dell’Assemblea Generale, includendo gli apolidi nel 1994 e gli sfollati interni nel 2006.
L’UNHCR è stata insignita del Premio Nobel per la Pace due volte: nel 1954 per il suo innovativo lavoro nell’assistenza ai rifugiati d’Europa, e nel 1981 per l’assistenza ai rifugiati di tutto il mondo. Il 1° ottobre 2024, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha visitato l’UNHCR in occasione del settantesimo anniversario dell’adesione dell’Italia alla Convenzione di Ginevra del 1951. Si è trattato della prima visita ufficiale di un Presidente della Repubblica italiana alla sede centrale dell’Agenzia. Attualmente, l’UNHCR assiste una parte significativa delle oltre 122 milioni di persone costrette alla fuga nel mondo, che includono rifugiati, sfollati interni, richiedenti asilo e apolidi. Nel corso di conflitti armati, rivoluzioni o disastri naturali, la popolazione non solo rischia di non godere più della protezione che i Governi assicurano ai propri cittadini, ma diviene spesso vittima dello stesso Stato che, ai sensi del diritto internazionale, sarebbe tenuto a proteggerla. L’UNHCR si impegna per la tutela dei diritti dei rifugiati nei Paesi di destinazione, affinché non vengano costretti a tornare nei Paesi d’origine, ove potrebbero divenire vittime di persecuzione.
La maggior parte dello staff dell’UNHCR è impiegato in Europa, Africa, Asia e America Latina, i continenti che ospitano e da cui provengono la maggioranza dei rifugiati e degli sfollati interni. Circa il 65% di tutte le persone sotto la protezione dell’UNHCR, tra rifugiati e altre persone che necessitano di protezione internazionale, provengono da Siria, Venezuela, Ucraina e Afghanistan. D’altra parte, il 32% di tutti i rifugiati e altre persone sotto il mandato dell’UNHCR è accolto in soli cinque Paesi: Iran, Turchia, Colombia, Germania e Uganda. Tra le iniziative condotte dall’UNHCR, riveste particolare importanza quella rivolta a favore dei rifugiati e degli sfollati interni afghani in Afghanistan, Pakistan e Iran. Un numero ingente di rifugiati proviene anche dal Myanmar, e se ne contano circa 500.000 nella regione. Un’altra situazione particolarmente delicata riguarda l’esodo dei siriani, che trovano ospitalità in Libano, Giordania, Turchia ed Egitto. Nella regione si contano complessivamente 5,2 milioni di rifugiati siriani, oltre ai 7,2 milioni di sfollati interni. Per quanto riguarda il continente africano, un numero ingente di rifugiati si trova in Sudan, Kenya, Etiopia e nella Repubblica Democratica del Congo. In America la situazione più delicata si registra attorno alla crisi venezuelana, cui si aggiungono le pressioni migratorie lungo la rotta centramericana e verso il nord del Continente.
In Europa le cinque nazioni che ricevono il numero più elevato di richieste d’asilo sono Germania, Francia, Svezia, Italia e Regno Unito. Il numero di richieste è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni, a causa delle guerre in corso in Ucraina e in Medio Oriente, e al clima di instabilità che caratterizza Afghanistan, Siria e numerosi altri Paesi. In seguito al conflitto scoppiato sul proprio territorio, in Ucraina si registrano oggi circa 3,7 milioni di sfollati interni.
L’Alto Commissario per i Rifugiati è dal 1° gennaio 2016 l’italiano Filippo Grandi. Il suo mandato scadrà nel dicembre 2025.
Sito web: www.unhcr.org